Il cyber-crimine costando alle imprese di tutto il mondo una media di 11,7 milioni di dollari. I danni più onerosi si verificano negli Stati Uniti, con 21,22 milioni di dollari bruciati, quasi il doppio della media globale, mentre in Italia il costo del cybercrimine è di 6,73 milioni di dollari, il livello più basso tra i paesi analizzati.
A pubblicare questi dati sugli effetti del cybercrimine sulle imprese mondiali è uno studio di Accenture e Ponemon Institute pubblicato in occasione del CyberTech Europe 2017, evento sulla sicurezza informatica organizzato in collaborazione con Leonardo a Roma.
La ricerca mostra che, in media, ogni impresa subisce 130 violazioni all’anno. Le società più colpite sono quelle che operano nei settori dei servizi finanziari e dell’energia, con un costo medio annuo rispettivamente pari a 18,28 e 17,20 milioni di dollari.
Si parla anche del tempo necessario per risolvere le criticità: per rimediare agli attacchi con “insider” malevoli sono necessari in media 50 giorni, mentre per arginare i ransomware, cioè i software che rendono computer e smartphone inutilizzabili finché non si paga un riscatto, c’è bisogno, in media, di 23 giorni.
Se in Italia, così come in Francia (7,9 milioni), i costi medi sostenuti dalle aziende a causa del crimine informatico non registrano un aumento, in altri Paesi si è assistito a una crescita consistente. Gli Usa sono passati da 17,36 milioni nel 2016 a 21,22 milioni del 2017. Nello stesso periodo, in Germania i costi sono saliti da 7,84 a 11,15 milioni; in Giappone da 8,39 a 10,45; nel Regno Unito da 7,21 a 8,74.
Al CyberTech Europe 2017 partecipa anche Sergey Novikov, vicedirettore del team Global Research & Analysis di Kaspersky Lab. L’esperto ha spiegato che, nel 2016, il 20% delle aziende nel mondo ha subito un attacco ransomware. In questi casi, un’azienda su tre (32%) ha deciso di pagare. Una su cinque, tra le Pmi che hanno pagato il riscatto, non è però riuscita a rientrare in possesso dei propri dati. Gli attacchi ransomware contro le aziende sono stati sferrati al ritmo di uno ogni 40 secondi, causando fino a 99mila dollari di danni per le Pmi.