I ricercatori di DeepMind, società di Google, sono alle prese con gli “imagination-augmented agent“, reti neurali in grado di prevedere, senza istruzioni umane, ciò che potrebbe accadere e quindi imparare, pianificando le giuste strategie di azione.
Si tratta di un passo avanti fondamentale nello sviluppo di una “vera” e completa intelligenza artificiale. Come fanno notare i ricercatori del gruppo DeepMind, quando si posiziona un bicchiere su un tavoloun essere umano può ragionare per un attimo per cercare di capire quanto sia stabile sulla sueprficie, e se possa cadere. Sulla base delle conseguenze immaginate l’uomo può sistemare meglio quel bicchiere ed evitare spiacevoli. Bene, l’obiettivo è dotare gli algoritmi in fase di sviluppo delle medesime capacità, fornendo loro l’abilità di capire cosa potrebbe avvenire e dunque proiettarsi di fatto nel futuro, sebbene estremamente prossimo. Ma le conseguenze di questa capacità di immaginare il futuro prossimo, potrebbe amplificare le loro abilità anche in modo sorprendente.
Il metodo seguito per riuscire a sviluppare ulteriormente l’intelligenza artificiale è combinare capacità di simulazione con approcci composti da tentativi ed errori, in modo da “insegnare” il contesto e l’ambiente ai bot prima che essi agiscano.
Queste capacità di pianificazione siano state testate anche attraverso i videogiochi,dei quali a questi sistemi non erano state fornite le regole. Ad esempio, sul gioco Subokan, irisultati dei test hanno mostrato che i bot hanno risolto l’85% dei livelli dei videogioco rispetto al 60% delle intelligenze artificiali per così dire meno immaginative. Le nuove i9ntelligenze artificali immaginative, infatti, sono in grado di imparare più facilmente e sono in grado di gestire le imperfezioni in cui si imbattono nell’ambiente. Infatti, sono anche brave a variare strategia per arrivare all’obiettivo. Certo la vita reale è molto ben più complessa di un videogioco, ma le basi per lo sviluppo di queste tecnologie sono già buone, affermano i ricercatori di DeepMind.