FEATURED
Luca Agnani – Luca Agnani Studio
Francesco Ambrosino – socialmediacoso.it
Antonello Angeleri – Guppo ItaliaOnline
Salvatore Aranzulla – aranzulla.it
Raffaele Barberio – Key4Biz
Alessandro Bottai – Tix Production
Matteo Cassese – La Fabbrica della Realtà
Cristina Chiappini – Cristina Chiappini Design
Filippo Chiricozzi – Moovenda
Masha Fedele – mashafedele.com
Maurizio Forestieri – ASIFA Italia
Anna Rosa Galassi – Fondazione TIM
Alessandro Lerro – Lerro&Partners
Francesco Lo Sardo – Around Culture
Mauro Mannocchi – Confartigianato Imprese Roma
Marianna Santoni – mariannasantoni.com
Claudio Vaccaro – BizUp
CARONTE
Charlie Rapino
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Nuovi Featured in arrivo.
“Emerge in Italia una nuova classe imprenditoriale, senza classismo, senza dimensioni proprie, con poche infrastrutture fisiche, senza il tanto.
Questi imprenditori, gli unici che sono sintonizzati con le vocazioni e le eccellenze del DNA Italia, li riconoscerete dai polpastrelli piatti, dagli occhiali da vista, dalle non cravatte, dallo zaino sulle spalle.
Dal codice alla tavoletta grafica, passando per una videocamera, sono loro uno dei futuri del nostro Paese.
Sono gli Distretto Digitale Italiano”.
Da questa visione di Valter del 2013, un gruppo di giovani Geek insieme a dei “pontieri” si sono messi a viaggiare nell’archeologia italiana scoprendo dei luoghi, a loro pensare, divertenti tanto da poter essere oggetti per una mostra vintage di successo.
Questi luoghi erano Università, Associazioni Imprenditoriali, Sindacati, Grattaceli per Uffici, Industrie. Ma hanno anche incontrato, e ne sono rimasti affascinati, fabbri, falegnami, giardinieri, artisti.
E in loro si sono riconosciuti, perché come loro capaci dall’idea al prodotto finito di creare qualcosa di utile agli altri, qualcosa capace non solo di essere bello ma di contribuire al benessere delle persone e alla qualità ed efficacia della vita lavorativa delle imprese.
E in loro si sono riconosciuti, nella diversità degli strumenti che oggi hanno a disposizione ma non nei valori, nella passione, nelle intenzioni e nel processo.
E in loro si sono riconosciuti, sentendosi non dei digitali, ma degli Distretto Digitale Italiano.
Ma niente sindacati, niente palazzi a rappresentarli, niente politici, che ne ignorano anche l’esistenza.
Sono andati da Valter e insieme a lui hanno scritto un Manifesto e hanno progettato un luogo digitale dove vivere e condividere, dove raccontarsi e mettersi a disposizione delle organizzazioni e delle imprese. Valter lo avrebbe chiamato Distretto, loro lo avrebbero chiamato Posto, entrambi erano d’accordo che fosse Digitale.
Nel rispetto della giovane anzianità di Valter decisero di chiamarlo Distretto Digitale.
Hanno costruito con il ferro 0 e il cacciavite 1 questo Distretto Digitale.
Hanno poi immaginato un giorno di condivisione digitale di ciò che avevano fabbricato e decisero di chiamarlo D-Day.
Poi scelsero il giorno, e scelsero il 25 maggio perché fu il giorno: nel 1969 il Presidente Kennedy annuncia davanti al Congresso il suo obiettivo di iniziare un progetto per mandare “un uomo sulla Luna”.
E il 25 maggio 2016, gli Distretto Digitale Italiano Italiani lanceranno nel web il Distretto Digitale Italiano sotto l’insegna di Distretto Digitale Italiano, il ponte fra gli Artigiani che hanno fatto dell’Italia la terra della creatività e loro, che ne saranno il futuro possibile.